Viola: il punto dopo quattro giornate di campionato
Di Davide Famà – Dopo quattro giornate di campionato, proviamo a fare una prima analisi di quanto visto in campo e non in queste fasi iniziali di stagione.
E’ presto, forse prestissimo per ogni tipo di confronto con la precedente stagione e per capire cosa ne sarà della Viola versione 2016/17. Premesso che ogni paragone appare fuori luogo, intanto perché rispetto allo scorso anno il budget è notevolmente diverso, e poi perché “l’high profile” dell’autunno 2015 ha lasciato il posto al “silenzio degli umili”, scelto con estrema ratio e intelligenza da Monastero & co. Tuttavia, non riuscendo proprio a scrollarci di dosso le scorie dell’annata che fu, ecco che i peggiori timori di tutti i tifosi cominciano, se non a manifestarsi nella loro interezza, a fare capolino come un ronzio fastidioso nell’orecchio. Sarà un anno diverso! Ci divertiremo! Finalmente una squadra con gli attributi! Erano e sono ancora queste le principali evidenze del tifoso-pensiero. Ma affinché queste affermazioni non diventino domande inquietanti, proviamo ad analizzare pregi e difetti e soprattutto potenzialità di questa Viola.
Partiamo da un dato incontrovertibile: la Viola di quest’anno ha già 2 punti in meno di quella dello scorso dopo 4 giornate. E qui si spera finiscano i paragoni a sfavore, in quanto da questo momento in poi la Bermè di capitan Mordente inanellò una clamorosa striscia negativa da far rabbrividire anche i pinguini al Polo Sud. La struttura della squadra è molto diversa, per necessità e per virtù, da quella dello scorso anno, dove si puntò sull’esperienza e sui grandi nomi, senza però fare i conti con la sfortuna, con gli infortuni, con le liti interne e con un’ amalgama e compattezza di squadra che si è vista solo a tratti nella versione 2.0 con Frates in panchina. Quest’anno gioventù al potere, con 3-4 tasselli senior dalle qualità elevate e dall’esperienza più o meno acquisita a fare un po’ da chioccia e soprattutto i punti che servono per salvarci. Tutto il contrario di tutto insomma. Ma quali sono i pregi e i difetti visti fino ad ora e quali i margini di miglioramento, posto che la partita contro Siena è stata comunque la prima effettivamente mal giocata dalla squadra?
I pregi:
- Radic è un pivot destinato a calcare stabilmente le prime posizioni delle classifiche individuali, spesso immarcabile dai pari ruolo con i suoi movimenti old school e il suo fisico straripante;
- Fabi è cresciuto tantissimo. Il ragazzo conosciuto a Reggio è molto maturato ed ha il piglio del leader oltre ad un acume tattico e mezzi tecnici importanti;
- Paternoster è una garanzia per portare aventi un progetto di questo tipo;
- Guariglia, Taflaj e soprattutto Caroti sono 3 prospetti molto interessanti;
- Squadra da corsa con predisposizione alle transizioni veloci da parte di tutti i giocatori.
I difetti:
- Legion, come tutti gli “one man show” è croce e delizia di questa formazione. Se si accende, tutta la squadra si illumina. Se si spegne, è buio pesto;
- Legion/Radic/Fabi. Il 90% dei punti (e dei possessi) della squadra passa da questi 3 giocatori. Mancano le alternative a questi tre;
- Playmaking: tra il titolare Marulli e il suo secondo Caroti le palle perse (alcune volte sul primo palleggio) sono già tante quante quelle perse da Crosariol in tutto il girone di andata (sto esagerando volutamente per dire che sono già troppe!). Marulli è apparso discontinuo, spesso nervoso e non sempre in partita. Caroti è bravo, ma il peso degli ultimi possessi non può gravare sulle sue giovani spalle;
- Il ruolo di ala grande: Micevic può solo fare il comprimario mentre se Lupusor sarà pronto x il salto di qualità lo scopriremo solo vivendo;
- I giochi d’attacco non sono sempre fluidi e anche in difesa le spaziature e gli aiuti qualche volta non funzionano al meglio.
MARGINI DI MIGLIORAMENTO
- Siamo solo all’inizio e una squadra formata da tanti giovani ha fisiologicamente bisogno di più tempo per trovare l’amalgama;
- Causa infortuni è venuto a mancare il “4” titolare e anche il primo cambio delle guardie è rientrato da poco. Con il roster al completo la situazione non potrà che migliorare;
- La squadra lotta e ha voglia di farlo per quaranta minuti. Non capiterà sempre che Legion stecchi la partita, che Marulli vada fuori di testa e che le percentuali di tiro siano cosi scadenti. Si può solo fare meglio.
Buona Viola a tutti…. con fiducia!