Reggina, un’altra sconfitta shock. Questa volta fa festa il Lecce

Di Alessandro Crupi – Surreale, incredibile. Sono questi probabilmente gli aggettivi che fotografano l’ennesima disfatta della Reggina, che perde anche contro il Lecce tra le mura amiche e ripiomba nell’inferno dopo aver respirato per qualche settimana aria di purgatorio. Una sconfitta che è la copia fotostatica di tante altre, sia per l’andamento della partita sul piano tecnico che su quello afferente agli episodi. Al solito goal subìto evitabile e anche sfortunato hanno fatto seguito il terzo rigore sbagliato e l’uomo in più. Niente. Neppure questi due eventi sulla carta favorevoli hanno lanciato la Reggina quantomeno sulla strada del pareggio.

E neppure la lunga pausa è servita per affrontare questo sventurato Campionato di Serie B di marca amaranto con un atteggiamento diverso e con una visibile nuova linfa. Tutto continua ad essere sempre uguale a prima, in modo sconfortante. La Reggina non riesce a sfruttare gli eventi a proprio favore, attacca in forma sterile, disordinata come è avvenuto nel secondo tempo e, puntualmente, ad ogni gara subisce almeno un goal che la mettono in ginocchio. Per non parlare di un altro elemento che continua a perpetuarsi turno dopo turno, emerso questo pomeriggio in maniera clamorosa: gli infortunati. Esempio emblematico è Charpentier, tornato finalmente a giocare dopo sei mesi di assenza tra Covid e infortuni, che si è mosso discretamente nel primo tempo e poi ecco la nuova mazzata: un altro acciacco. Alla fine del primo tempo era toccata la stessa sorte a Rivas con l’ennesimo guaio di natura muscolare.

Possibile che si tratti solo di sfortuna, di un anno disgraziato o si tratta magari di un lavoro atletico errato? Il dubbio su quest’ultimo punto è più che legittimo considerato quanto sta accadendo, che ha dell’incredibile. Una squadra in cui i calciatori saltano come birilli devastati dagli infortuni. Sui nuovi acquisti oggi in campo poco da dire. Il portiere Nicolas non è stato praticamente mai impegnato, incolpevole nel caso del goal perché messo fuori causa dalla sfortunata deviazione di Delprato. Micovschi, subentrato nel secondo tempo quando Baroni ha cercato di lanciare la disperata offensiva al Lecce per recuperare il risultato, ha fatto vedere qualche buono spunto sulla fascia destra ma è ingiudicabile per il momento. Ciò che preoccupa è non riuscire ad invertire la rotta, in nessun modo. Le partite sembrano tutte uguali così come le relative sconfitte che si ripetono ad un ritmo desolante. Infine per alimentare ulteriormente lo stato depressivo in cui versa la Reggina c’è stato anche il rientro condito con errore dal dischetto di Jérémy Ménez. Auguri Reggina. Ne hai davvero bisogno.

REGGINA-LECCE 0-1

Reggina (4-2-3-1): Nicolas; Delprato, Loiacono (75′ Bellomo), Cionek, Di Chiara; Bianchi, Folorunsho; Situm (75′ Micovschi), Rivas (39′ Ménez), Liotti; Charpentier (48′ Denis). A disposizione: Farroni, Guarna, Plizzari, Rolando, Stavropoulos, De Rose, Faty. Allenatore: Baroni.

Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Adjapong, Lucioni, Dermaku (33′ Meccariello), Zuta; Henderson (60′ Majer), Tachtsidis, Bjorkengren (60′ Listkowski); Mancosu (81′ Calderoni); Coda, Stepinski (81′ Dubickas). A disposizione: Bleve, Vigorito, Monterisi, Gallo, Maselli. Allenatore: Corini.

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo – Assistenti: Pietro Dei Giudici di Latina e Marco Trinchieri di Milano.
Quarto ufficiale: Giacomo Camplone di Pescara.
Marcatori: 28′ Stepinski (L)
Ammoniti: Coda (L), Henderson (L), Tachtsidis (L), Listkowski (L), Situm (R), Gabriel (L).
Espulso: al 66′ Coda (L)
Calci d’angolo: 6-2.
Recupero: 4’pt; 4’st

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