Le pagelle di Reggina-Lecce
Di Alessandro Crupi – Nel giorno di un’altra partita troppo simile alle precedenti in cui giunge la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Ascoli, nella Reggina brilla ancora il mobilissimo Folorunsho, autentico stantuffo a tutto campo.
Nicolas 6: praticamente mai davvero impegnato, il nuovo portiere della Reggina è sfortunato in occasione del goal. Buon senso della posizione e ordinato.
Delprato 6: molto bene nel primo tempo quando affonda molto e si rende pericoloso. Sfortunata la sua deviazione nell’azione della rete leccese. Si perde un po’ nella ripresa.
Loiacono 6: il capitano della Reggina è il mastino di sempre ma non è sempre perfetto in marcatura. Per poco non segna il goal del pareggio salvato con un colpo di testa salvato sulla linea. Dal 75′ Bellomo: S.V.
Cionek 5,5: troppa confusione per il difensore polacco naturalizzato brasiliano. Non dimostra la necessaria sicurezza nell’azione difensiva.
Di Chiara 5,5: niente male nel primo tempo, molto meno lucido nei secondi 45′, autore tra l’altro di troppi e banali errori nel disimpegno. Incide poco.
Bianchi 5: rispetto alle ultime uscite è apparso un giocatore diverso. Si perde nell’anonimato e commette qualche errore evitabile.
Folorunsho 6,5: il migliore in assoluto senza se e senza ma. Grande motorino di centrocampo, parte da dietro, detta bene i tempi dell’azione, corre come un matto, recupera palloni e si rende insidioso.
Situm 5,5: non riesce ad incidere nell’azione offensiva amaranto come in altre occasioni e anche lui si perde nel grigiore generale della ripresa. Dal 75′ Micovschi: S.V.
Rivas 6: disputa un buon primo tempo a sostegno dello spuntato reparto avanzato della Reggina con bei cross e azioni in velocità. Poi è fermato dall’infortunio. Dal 39′ Ménez 5: ritorna in campo dopo un mese, sbaglia un rigore decisivo tirando senza convinzione e per il resto fa il compitino.
Liotti 5,5: peccato per il quasi goal del pareggio in ottima posizione, con un tiro che avrebbe potuto calibrare meglio. Per il resto anonimo.
Charpentier 6: definirlo sfortunato è riduttivo. Rientra dopo 6 mesi di lotte tra Covid e infortuni, si muove bene, dà finalmente profondità all’attacco amaranto e poi è bloccato dall’ennesimo stop muscolare. Dal 48′ Denis 5: chi l’ha visto?