Reggina-Siracusa: Il questore di Reggio Calabria emette un altro DASPO.
Dopo Reggina-Siracusa arriva un DASPO nei confronti di un tifoso, reo di aver lanciato ed esploso diversi petardi.
A riceverlo un tifoso siracusano, di cui sono state comunicate solo le iniziali, che durante la gara in oggetto, ha esploso numerosi petardi, lanciandone qualcuno verso il terreno di gioco. Ricordiamo che la partita, era già stata oggetto di polemiche per via dei controlli di sicurezza più stringenti a cui sono stati sottoposti i tifosi di casa, con perquisizioni e respingimenti anche di anziani e bambini. Controlli che non sono serviti comunque ad impedire l’ingresso allo stadio di materiale esplodente.
Prosegue incessante l’attività della Polizia di Stato di prevenzione, nonché di repressione dei reati commessi in occasione di manifestazioni sportive nell’ambito della Provincia reggina. Il Questore della Provincia di Reggio Calabria Raffaele Grassi il 22 novembre scorso ha emesso un provvedimento di D.A.SPO. nei confronti di D.M. cl. ’93, tifoso siracusano che, durante l’incontro del 7 novembre disputatosi presso il locale Stadio “O. Granillo” tra la squadra della “URBS Reggina 1914” e quella del “Siracusa Calcio”, si è reso responsabile dell’accensione, nonché del lancio di petardi all’indirizzo del rettangolo di gioco. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive è stato imposto per la durata di anni 5, con l’obbligo di presentazione presso la Questura di Siracusa mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo di tutte le manifestazioni sportive nelle quali sia impegnata, a qualsiasi titolo, la compagine calcistica del “Siracusa Calcio”. La Polizia di Stato, nella più ampia ottica di recuperare la dimensione sociale del calcio da vivere come passione, divertimento e partecipazione, nonché di garantire la fruibilità in sicurezza dello stadio a tutti gli spettatori, ed in particolare alle famiglie e ai più giovani, ribadisce, con l’adozione del citato provvedimento, la ferma volontà di bandire ogni forma di violenza e intemperanza dalle manifestazioni sportive.