Gianluca Atzori: “Salvezza? Io ci credo. Benassi? Ha chiesto lui di andare via”.

Gianluca Atzori
Gianluca Atzori

Al termine di una settimana di allenamenti a porte chiuse, durante la quale le uniche notizie sono quelle filtrate dai comunicati della Reggina, la squadra si prepara a una trasferta decisiva, dalla quale non è possibile tornare senza una vittoria.

Diversi gli argomenti trattati, con il mister che ha risposto anche sul difficile capitolo che riguarda il portiere, e le continue voci di mercato, che dice il mister: “non devono dare problemi ai ragazzi, credo sia normale che girino nomi”.

Ecco le parole del mister, sulla settimana amaranto: “La settimana è stata ottima, l’aspetto più importante su cui lavorare è che i ragazzi hanno bisogno di essere incoraggiati e supportati. Soprattutto dopo una sconfitta come quella della scorsa settimana, per quanto riguarda l’ultimo allenamento della settimana ho deciso di dare un giorno di scarico, in modo che non arrivino alla gara con addosso qualche tossina degli allenamenti”.

Gli avversari: “Il Cesena è un’ottima squadra di Serie B. Ha un’ottima rosa, è molto brava ad aspettarti e ripartire in contropiede. I loro sono attaccanti che possono farti male. Anche il centrocampo copre molto, non sarà per niente facile”.

Il modulo e gli interpreti: “Credo di confermare Strasser come centrale difensivo. Ha fatto vedere che ha le caratteristiche che un centrale difensivo deve avere. Però non si deve cullare sulla prima partita, che magari uno fa con la dovuta attenzione per via del fatto che interpreta un nuovo ruolo. Deve sapere che dietro, se sbaglia lui, c’è solo il portiere. Da lui mi aspetto molto, è molto fisico. Mi aspetto molto dal momento in cui lui capisce che deve stare concentrato 90 minuti. La squadra oggi gioca al di sotto delle sue possibilità perché gli manca quello che dà sicurezza e cioè i risultati. Non hanno la stessa mente libera che oggi ha il Cesena, per via della sua posizione in classifica. La nostra posizione è determinata da molti fattori”.

Capitolo portiere e mercato: “Zandrini, al rientro dopo l’infortunio, è chiamato a proteggere la porta. Da un mese e mezzo non vedeva la porta, ma ho visto molta attenzione da parte sua in settimana. L’ho comunque visto sicuro tra i pali. Per quello che riguarda il mercato, è fuori dubbio che in funzione dei punti che avremo in classifica, chi vorrà venire avrà un interesse maggiore per salvarsi, che è il nostro obbiettivo. Per me chiunque voglia venire deve farlo a prescindere dalla classifica. Il mio obbiettivo è quello di portare in salvo la squadra. Dal mercato non voglio nomi altisonanti ma gente che vuole lottare. Le voci di mercato no devono dare problemi ai ragazzi, credo che da qui alla fine del girone di andata non dovranno risentirne, credo che sia normale che girino nomi”.

Indisponibili: “L’unico infortunato è Gentili. E credo che la prossima settimana si riunirà al gruppo. Gentili e altri quattro che sono fuori per scelta tecnica sono gli unici esclusi. Preferisco un cavallo sano ad uno zoppo. Dall’Oglio e Di lorenzo sono stati in nazionale, ho parlato col loro tecnico e mi ha detto che hanno fatto un buon allenamento, poi si sono uniti al gruppo. Sceglierò quelli che manderò in campo”.

Capitolo attaccante: “Cocco e Gerardi sono due giocatori con le stesse caratteristiche. Oggi hanno fatto circa 6 gol a testa in allenamento. Ho dato a entrambi la stessa possibilità di guadagnarsi il posto da titolare. Nella scorsa partita, tutti, dopo il 2-0 erano in difficoltà. È stata dura perdere una partita nella quale fino al 40′ eri in campo con loro. Sceglierò l’attaccante per giocarmela. Per le caratteristiche degli attaccanti a disposizione, posso cambiare il modo di gioco in attacco. Per quanto riguarda la parte fisica, nei 40 giorni di lavoro con Castori hanno lavorato in maniera diversa ca quello che è il mio metodo. Oggi i ragazzi sono passati nuovamente al mio metodo di lavoro”.

Su Massimiliano Benassi: “Il fatto che oggi Benassi non sia al top è evidente. Anche lui ha subito una mazzata. Il primo a rendersi conto che non poteva aiutare la squadra è stato lui, che poi ha chiesto un permesso alla società per stare con la famiglia. La società è stata d’accordo e io pure”.

Possibili ritorni: “Non sono stato io a mandare via Barillà e Baiocco, se dovessero tornare non sarebbe un problema. Se dovessero tornare sappiano che dovranno lottare per il posto, altrimenti restino dove sono. Io voglio gente che lotti. L’unica cosa da voler raggiungere deve essere la salvezza della squadra. Io lotto fino all’ultimo secondo dell’ultima partita del campionato perché sono sicuro che ci salveremo”.

Le condizioni di Adejo e Colucci: “Adejo sta bene, gli ho dato un turno di riposo la scorsa settimana. Oggi mi ha dato degli ottimi riscontri. Colucci è un’ottimo giocatore e un ottimo professionista. Non ho nulla di cui lamentarmi”

Infine, il tecnico vuole mandare un proprio messaggio ad un ex calciatore amaranto, che oggi vive un momento difficile: “Mando un abbraccio immenso a Francesco Acerbi. Quello che leggo sui giornali mi spaventa e mi fa paura, colgo l’occasione della vostra presenza per mandare un messaggio a Francesco, che possa dimostrare anche fuori dal campo la forza che ha sempre dimostrato in campo”.